Quale è la linea di sangue che è composta in tutti i cavalli?

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lunedì 8 febbraio 2010

Cavallo scalzo...



L'utilizzo del cavallo scalzo (in inglese barefoot horse) è una pratica che si sta recentemente diffondendo grazie al Barefoot movement (Movimento per il cavallo scalzo) basato soprattutto sulle osservazioni e sulle esperienze pratiche di Jaime Jackson.

Tale movimento si propone di riportare il cavallo alle condizioni originali eliminando la pratica dell ferratura.

Mantello dei cavalli...



Il mantello è il complesso dei peli che rivestono il corpo del cavallo, proteggendolo dagli agenti atmosferici. Il suo colore e disegno è l'elemento tra i più significativi nella distinzione tra i soggetti, ogni animale, anche se apparentemente sembra dello stesso colore, nel mantello ha caratteristiche e particolarità che servono per il suo riconoscimento. Alcune razze hanno mantelli caratteristici. A volte può risultare difficile determinare l'esatta classificazione di un mantello. Fenotipicamente possiamo suddividere i mantelli in:

Semplici: monocromatici
Composti: a due colori separati; a due colori mescolati; a tre colori mescolati
A due pelami: a componente bianca

Mantelli: baio, morello, sauro, dun, grigio, roano, isabella, palomino, cremello, bianco, pezzati, macchiati.

Appiombi dei cavalli.



In questa post sono spiegate le posizioni e le posture dei cavalli meglio note come appiombi.Nel cavallo da corsa è importantissimo l’appiombo per determinare in che modo si muovono le gambe durante la corsa e rappresenta una caratteristica fondamentale e maggiormente richiesta dagli allenatori che vanno a scegliere i puledri alle aste.

Fuori di sè davanti - E’ opposto al “sotto di sè anteriormente”. E’ comune in alcune lesioni come la malattia navicolare bilaterale.

Sotto di sè davanti – Questa condizione può essere provocata da qualche malattia è un sovraccarico degli arti inferiori e una limitazione della fase anteriore del passo con sovraccarico dell’arto opposto rimasto sul terreno. Predispone all’incespamento in quanto il piede rasenta il terreno e predispone alla caduta.

Ginocchia di montone – La parte sotto del ginocchio è curvata in avanti.

Arcato davanti – L’arto non è diritto ma presenta una leggera arcatura dal ginocchio in giù.

Mancino davanti – è un cavallo con un appiombo anteriore non perfetto in cui i ginocchi sono girati verso l’interno.

Aperto davanti (Base Larga) - Cavalli a petto stretto. Spesso accompagnato a mancinismo. Causa attinture. Il cavallo carica più peso sulla parete interna dell’arto e della parete dello zoccolo. Conseguenze: idrartrosi del nodello, periartrite mediale pastoro-coronale, ossificazione della cartilagine alare mediale.

Cagnolo davanti – è un cavallo con appiombi anteriori non perfetti, con le ginocchia girate verso l’esterno e lo zoccolo verso l’interno.

Chiuso davanti – Si trova più facilmente in cavalli a petto largo, con muscoli pettorali ben sviluppati. Può essere accompagnato da CAGNUOLISMO o MANCINISMO.

Dritto giuntato - Porta alla formazione di spavenio osseo.

Sotto di sè dietro - Visto di lato, l’intero arto è situato troppo in avanti oppure sono presenti i GARRETTI A FALCE. Logorio dei legamenti.

Obliquo giuntato – e osserviamo un angolazione più ampia il nodello appare dritto. Nel caso che l’angolazione è molto inclinata e obliqua il cavallo viene definito “obliquo giuntato”.

Fuori di sè dietro - L’arto intero appare spostato all’indietro. Questa condizione si trova associata a pastorale posteriore dritto.

Cagnolo dietro – è un cavallo con appiombi posteriori non perfetti,con le ginocchia girate verso l’esterno e lo zoccolo verso l’interno.

Aperto dietro - Raro nell’arto posteriore. Associato normalmente al garretto vaccino (abbastanza comune) porta alla formazione di spavenio osseo.

Chiuso dietro - E’ più evidente in cavalli pesantemente muscolati. C’è un eccesso di sollecitazioni sulla parete laterale esterna dell’arto.

Mancino dietro – è un cavallo con un appiombo posteriore non perfetto in cui i ginocchi sono girati verso l’interno.

domenica 7 febbraio 2010

Mustang!!!



I mustang sono una popolazione equina inselvatichita dell'America nord-occidentale (il famoso Far West). Vista la resistenza, la grazia, la velocità e l'indipendenza che li caratterizza, il nome "Mustang" viene spesso usato per prodotti ad alte prestazioni e per le mascotte sportive

Arabo!!!



Il cavallo arabo è una fra le razze equine tra le più antiche e utilizzate.
Cavallo nobile dal busto fine; pelle sottile ed elastica ricoperta da peli corti e lucenti. Gli zoccoli sono piccoli e durissimi; gli appiombi sono perfetti. L' arabo è il cavallo esteticamente più tipico. È una razza a sangue caldo originaria della Penisola arabica, utilizzato per creare o per migliorare alcune razze, fra cui anche il purosangue inglese. Pionieri tra gli altri dell'inoltro in Europa dei purosangue arabi furono l'italiano Carlo Claudio Camillo Guarmani e l'inglese Lady Anne Blunt, capace e appassionata intenditrice che organizzò il Crabbet Arabian Stud.
Ottimo per trekking e gare di resistenza è spesso utilizzato anche come tiro rapido.

Il trottatore



Il trottatore è un animale selezionato per le corse al trotto e all'ambio; il capostipite di questa razza è un Purosangue Inglese dal mantello grigio di nome Messenger dal quale discende in linea diretta in terza generazione Hambletonian dal quale derivano tutti i Trottaotri Americani odierni. La razza deriva dall'incrocio di cavalli Purosangue, Norfolk e Trottatore Normanno e Trottatore Orlov. La caratteristica principale di questa razza rispetto ad altri trottatori è l'elevata velocità nelle brevi distanze. Oggi non esiste più questa distinzione di razze, perché la selezione avviene sulle prestazioni, di conseguenza il T. americano e normanno hanno preso il sopravvento e si sono mescolati creando il Trottatore Nor-Am o Trotter.

Il velocista...



Ufficialmente le origini moderne del Purosangue Inglese si fanno risalire al 1793 con la nascita dello Stud Book (Libro delle origini o libro genealogico dei cavalli da corsa) dalle famose 50 fattrici indigene, le Royal Mares, e da tre stalloni orientali: Byerly Turk, Darley Arabian e Godolphin Barb, dai quali discende in linea maschile la totalità dei moderni Purosangue da corsa, ai quali è possibile aggiungere un quarto stallone Curwen Bay Barb in quanto ha offerto anch'esso un buon contributo genetico; è da notare come da questi quattro stalloni provenga circa un terzo dei geni della popolazione attuale.[1]. Da studi moderni si evince che in realtà la selezione del cavallo inglese da corsa è cominciata ben prima; già dalla conquista della Britannia i Romani portarono in quella terra cavalli orientali (soprattutto il Berbero) che venivano utilizzati per le corse nel Circo Massimo, da questo momento in poi ci fu un continuo afflusso di cavalli orientali in Inghilterra specialmente durante le crociate e attraverso scambi con l'Italia dove dal Medioevo si correvano i Palii. Ne Conviene che anche le Royal Mares (soprannominate Hobby) erano cavalle orientali di varia origine (Berbere, Turche, Siriane, Arabe e incroci tra queste razze), velocissime, selezionate sui 400 m. Quindi l'origine del Purosangue Inglese è chiaramente orientale ma la selezione funzionale ne ha fatto un cavallo morfologicamente diverso dai suoi antenati.

sabato 6 febbraio 2010

Appaloosa!!



L'appaloosa è una razza di cavalli originaria del Nord America. Con il suo tipico mantello a chiazze, l'appaloosa non può non colpire l'immaginazione. Questo cavallo ha cacciato il bisonte con i nativi americani. Il suo nome deriva dal fiume Palouse che delimitava i territori dei loro primi allevatori.

Paint horse!!!



L'American Paint Horse è un cavallo originario degli Stati Uniti, dove fu allevato dai Nativi americani, che lo ritenevano dotato addirittura di poteri magici, derivati dal suo particolare manto pezzato e importanti soprattutto per difendere il cavaliere in battaglia quasi come una sorta di scudo.

La razza è nata con la selezione di cavalli Purosangue inglese e arabo. A seconda della pezzatura, l'esemplare può essere classificato come tobiano, overo e tovero. L'ultimo è in realtà un incrocio fra i primi due.

Il Paint veniva in passato utilizzato principalmente come cavallo da lavoro, a dimostrazione del fatto che anche attualmente viene sellato abbastanza difussamente all'americana.

Uno sguardo al Quarter Horse!!!



I Quarter Horse sono cavalli americani, derivati da incroci tra puro sangue arabo, mustang (cavalli autoctoni del territorio Americano) e cavalli di razza spagnola (arrivati con i primi viaggi verso il nuovo mondo). Questa razza è così chiamata poiché è la più veloce nel quarto di miglio (i cavalli più veloci, anche se non in questa specialità, restano comunque i purosangue).

venerdì 5 febbraio 2010

Cutting!!!



Il Cutting è uno sport a cavallo, una specialità della equitazione americana (o western). Nata per un'esigenza pratica dei mandriani che dovevano dividere i capi della mandria per la loro marchiatura o cattura, si è trasformata in seguito in una vera e propria specialità sportiva oggetto di gare.

Questa disciplina è caratterizzata da un'elevata spettacolarità per i movimenti velocissimi del cavallo che costringono il cavaliere a reggersi alla sella per non essere sbalzato.

Il Cutting è uno sport particolarmente indicato per le razze americane, in particolare il Quarter Horse.

Regole:


L'obiettivo del cutting è isolare un capo dalla mandria senza spaventare il resto degli animali. Una volta separato, il cavallo deve impedire al vitello di rientrare nella mandria parandoglisi contro. L'aiuto con le redini da parte del cavaliere equivale a 1 punto di penalità, mentre l'aiuto delle gambe è permesso solo se impartito correttamente dietro le spalle (speronate sulle spalle vengono punite con 3 punti di penalità) e in maniera non cruenta. La durata della prova è di 2 minuti e mezzo. Un comportamento aggressivo del cavallo verso il vitello comporta una penalità di 3 punti, mentre il maltrattamento del cavallo da parte del cavaliere porta alla squalifica. Inoltre i giudici tengono conto della determinazione del bovino nel rientrare nella mandria stessa.

Team Penning!!!




Come il Roping o il Cutting il Team Penning deriva dal lavoro nei ranch, separare uno o più capi dalla mandria e guidarli nel recinto. Nella gara tre cavalieri lottano contro il tempo per tagliare tre capi e spingerli al lato opposto dell'arena e chiuderli in un piccolo recinto allestito in fondo al campo di gara. Per vincere la squadra deve portare a termine il compito in meno di novanta secondi e più rapidamente di qualsiasi altra squadra in gara. Per poter essere praticato con successo il Team Penning richiede la partecipazione di cavaliere esperti, cavalli di buon livello e una discreta conoscenza della psicologia del bestiame, oltre ad una bella dose di fortuna.

Si tratta di una disciplina veloce ed entusiasmante, sia per i partecipanti, sia per il pubblico, inoltre è accessibile a tutti i cavalieri senza limiti di età o di sesso. Infatti spesso le squadre sono composte totalmente o solo in parte da componenti della stessa famiglia. Non richiede le doti di destrezza necessarie per il Roping né i cavalli esperti o preparati con uno strenuo addestramento necessari per essere un cutter di successo.

Serve solo essere un abile cavaliere con una buona comprensione del comportamento del bestiame, un cavallo ben addestrato, lo spirito di competizione e due compagni disposti a cavalcare in mandria con te. Non è necessario che il tuo materiale brilli d'argento o che il tuo cavallo risplenda come se partecipasse alla fiera delle vanità; nessuno ti giudica per come guidi il tuo cavallo o se ti attacchi al pomo della sella. Conta solo che tu e i tuoi compagni chiudiate nel pen i tre vitelli dritti fino al pen...altre volte l'intera mandria si comporta come uno stormo di quaglie in fuga e non si riesce a concludere niente. Ma, indipendentemente da come va la gara, nel Team Penning il divertimento è assicurato.

Le regole sono semplici. Una squadra di tre cavalieri parte da dietro una linea ed ha novanta secondi per entrare nella mandria di trenta capi, tagliare i tre capi con il numero assegnato alla squadra, condurli all'altro capo dell'arena e chiuderli nel pen. Il tempo si ferma quando il bestiame è rinchiuso e un cavaliere, superata la linea di ingresso del pen, alza un braccio al di sopra della spalla. Il tempo può essere fermato anche se i capi sono meno di tre, ma ovviamente il punteggio è inferiore. La gara viene invalidata se più di quattro vitelli superano la linea di partenza, o per comportamento aggressivo nei confronti del bestiame, questo ovviamente a discrezione dei giudici.

Il Team Penning differisce dal Cutting per molti aspetti. Innanzi tutto ci sono tre cavalieri in gara invece di uno, sebbene un cutter abbia quattro aiutanti, due al controllo della mandria e due turn-back per il capo isolato. In secondo luogo sta la finalità di isolare tre capi e guidarli all'altro capo dell'arena per rinchiuderli in un piccolo recinto, radicalmente diversa dallo scopo del cutting che è di tagliare un solo vitello e tenerlo separato dalla mandria. Terzo, il team penning è una gara contro un tempo massimo di novanta secondi, in cui vince il più veloce. Nel cutting la prestazione del cavallo viene valutata durante il tempo assegnato di due minuti e trenta secondi. Infine un cavaliere che nel cutting guidi il suo cavallo, cioè gli imponga la direzione una volta che il vitello è già stato isolato perché il cavallo è abbastanza brillante a lavorare in autonomia, viene penalizzato nel punteggio; nel team penning invece cavallo e cavaliere lavorano in coppia, col cavaliere che agisce attivamente nella guida del cavallo ogni qualvolta ciò si renda necessario per governare il bestiame e spingerlo in fondo all'arena. Indipendentemente dalle differenze nella gestione del cavallo in gara, o nei criteri che stabiliscono il vincitore, sia nel team penning sia nel cutting sono necessari cavalli ben addestrati e montati da cavalieri capaci che capiscono profondamente la psicologia del bestiame. Alcuni degli elementi che nel team penning aggiungono divertimento per il pubblico sono: il lavoro di squadra con cuii concorrenti tagliano dalla mandria i capi loro assegnati; l'intuito nel prevedere la reazione del vitello rispetto alla posizione del cavaliere; e l'ostinazione che a volte mostrano i vitelli quando fuggono proprio sul punto di entrare nel pen prendendo in contropiede anche il più attento dei cavalli. Tutto questo può succedere in una sola prova, dove tempi di mezzo minuto o meno non sono poi una rarità.

Tutto sul Reining!!!




Il reining, che tradotto significa "lavorare di redini", trae le sue origini dal lavoro con il bestiame svolto nei ranch dai cowboys che utilizzavano i cavallo|cavalli per radunare, muovere e contenere le mandrie nelle vaste praterie; i cavalli dovevano essere agili, atletici, docili e veloci e dovevano rispondere repentinamente ai comandi dettati dall'uso delle redini da parte dei loro cavalieri.

Con il passare degli anni i cowboys, orgogliosi dei loro cavalli ben addestrati e pronti al lavoro, iniziarono a cimentarsi in competizioni; i cavalieri, dotati di grande destrezza, eseguivano una serie di manovre, compresi sliding stop e giravolte (spin) che suscitavano il fervore del pubblico presente al quale era demandata la nomina del binomio migliore.

Queste esibizioni costituirono le fondamenta dello sport omonimo.

Il Reining è oggi una disciplina equestre che ha una posizione di rilievo nell'ambito dell'equitazione internazionale: nelle arene di tutto il mondo si svolgono gare di Reining e centinaia di cavalli e cavalieri, di ogni livello tecnico, hanno modo di esibirsi e dare dimostrazione della propria abilità.

Durante le competizioni giudici qualificati sono preposti alla determinazione del punteggio ed emettono il loro verdetto basandosi su regole rigorose, con le quali valutano l'esecuzione dei percorsi o pattern che sono 10 più 1 dedicato ai bambini. I pattern non sono altro che percorsi in cui vengono ripetute le medesime manovre, ma in successioni diverse. Le manovre fondamentali sono: a)cerchi a diverse velocità b) Spin (rotazione di 360° facendo perno sulle zampe posteriori c) Cambi di galoppo d) Stop e rollback.

Praticare il Reining non significa solo andare a cavallo o guidare un cavallo, ma come riporta la prima riga dell'NRHA Handbook "To rein a horse is not only to guide him, but also to control every his movement."

Ferrare un cavallo!




L'insensibile strato protettivo esterno dello zoccolo è separato dalla parte interna sensibile tramite una "linea bianca" che riveste l'interno della muraglia. Tale linea è chiaramente visibile sulla suola di uno zoccolo pulito e non ferrato. I chiodi che ferrano lo zoccolo devono essere inseriti solo di qua della linea, nella muraglia insensibile; ciò consente un basso margine di errore al maniscalco, il quale deve sempre sincerarsi della corretta funzionalità del fettone. E' meglio assicurre il ferro con il minor numero di chiodi: di solito ne bastano 4 esterni e 3 interni. Un chiodo inserito troppo vicino al tuello comprime, causando una lesione dolorosa, mentre uno che penetra la linea bianca "punge", provocando una zoppia immediata. In uno zoccolo ben ferrato la scorza esterna cresce di circa 6-10 mm al mese; è necessario, pertanto, rimuovere il ferro a intervalli regolari di 5 settimane al massimo, in modo da limarela crescita in eccesso, che è spesso causa di problemi d'inclinazione del piede verso l'interno o verso l'esterno.

giovedì 4 febbraio 2010

Il cavallo più grande!!!




Dopo avervi fatto vedere il cavallo più piccolo ecco a voi il cavallo più grande...

Il cavallo più piccolo!!!



Questa immagine ci offre la possibilità di vedere il cavallo più piccolo del mondo.
Questo esemplare è il più amato dai bambini perchè è piccolo, ed i bambini lo vedono più come un giocattolo che un animale.

Passione Cavalli

Ed ecco a vostra disposizione un sito che parlerà solamente di cavalli e che vi mostrerà immagine da tutte le parti del mondo...